Iniziativa popolare Sgravare i salari, tassare equamente il capitale (99%)
L’Iniziativa denominata “99 %”, depositata nel maggio 2019, è stata firmata anche da tante persone della Svizzera italiana. Persone che l’hanno firmata a ragione, perché l’iniziativa tocca una questione fondamentale, quella della ridistribuzione della ricchezza. L’iniziativa si basa su una costatazione oggi più che mai evidente, e cioè che il benessere in Svizzera non è distribuito in maniera equa. Infatti, nel nostro paese l’1 per cento più ricco possiede oltre il 40 per cento del capitale complessivo – eppure il benessere è il risultato del lavoro di tutte e tutti coloro che vivono e lavorano in Svizzera.
Quando nell’ottobre del 2017 gli autori dell’iniziativa hanno iniziato a raccogliere le firme non potevano certo prevedere che la trattazione dell’iniziativa in Parlamento sarebbe stata effettuata durante una pandemia globale che ha messo in difficoltà l’economia mondiale e ha mostrato le fragilità del nostro sistema economico. Le immagini delle numerose persone in fila a Ginevra per ottenere un sacco contenente alimenti per il valore di 20 franchi hanno fatto il giro del mondo. Il “New York Times” intitolava il suo articolo a riguardo così: “Una fila lunga un miglio per il cibo gratis a Ginevra, una delle città più ricche del mondo” – una delle città più ricche in una delle nazioni più benestanti, aggiungerei io.
La pandemia ha reso visibile quello che già si sapeva, vale a dire che anche in Svizzera vivono persone in situazioni di povertà. La povertà in Svizzera è importante: tocca l’8,7 per cento della popolazione. L’Ufficio federale di statistica calcolava che nel 2018 il 7,8 per cento della popolazione in Svizzera, ossia 660 000 persone, era colpita da povertà reddituale.
Con la pandemia non si può credere che la situazione sia migliorata. Alcune settimane fa Caritas segnalava che il numero di persone che si rivolgono a loro rimane costantemente elevato e tende ad aumentare.
Lavorare non è più una garanzia per evitare la povertà: il 3,7 per cento delle 660 000 persone colpite da povertà reddituale, citate prima, è attivo professionalmente. Sono dati molto preoccupanti che non possiamo ignorare. Oggi più che mai è importante che la grande ricchezza della Svizzera sia ridistribuita in modo equo fra la sua popolazione. Sgravare i salari permette che a fine mese rimangono più soldi, il che potrebbe favorire i consumi e aiutare la ripresa economica.
L’iniziativa popolare che oggi trattiamo prevede di sgravare i salari e tassare equamente il capitale, al fine, appunto, di ridistribuire al 99 per cento della popolazione circa 10 miliardi di franchi provenienti dall’1 per cento della popolazione, dai cosiddetti super-ricchi. Non si tratta di fare regali, l’iniziativa è chiara a questo proposito. Intende tassare maggiormente il reddito da capitale e destinare il risultante gettito supplementare alle persone con redditi bassi o medi. Lo vuole fare con un’imposizione del 150 per cento per la parte di reddito capitale superiore a una soglia definita per legge. La soglia non è precisata nel testo dell’iniziativa e permetterebbe un esame approfondito nell’ambito dell’iter legislativo nel caso l’iniziativa venisse accettata. L’iniziativa mira ad aumentare le imposte per i più ricchi in modo da sgravare, appunto, i redditi bassi e medi.
Purtroppo la maggioranza del Consiglio nazionale e anche la maggioranza commissionale del nostro Consiglio, così come pure il Consiglio federale, non hanno voluto contrapporre un controprogetto all’iniziativa. Almeno alcuni degli elementi sollevati con l’iniziativa popolare avrebbero potuto essere trattati nel contesto di un controprogetto. Si tratta oggi di affrontare il tema delle disuguaglianze e si tratta di affrontare la questione dell’equità. “L’iniziativa 99%” oggi ce ne dà la possibilità.
Vi invito quindi a sostenere la minoranza Rechsteiner Paul e raccomandare il sì all’iniziativa popolare.
Intervento del 2 marzo 2021 al Consiglio degli Stati